Come da copione, la macchina del fango del PD, ha messo in moto tutte le bocche pestilenziali al suo soldo.
Noi non abbiamo la palla di vetro che da la possibilità di vedere fatti e misfatti passati e futuri, fortunatamente non c’è l’ha nemmeno il PD ne i Sindacati “gialli” confederali, che al massimo hanno l’agenda di smemoranda, visto con quale facilità hanno dimenticato i loro disastri e il sodalizio con Buzzi e Carminati.
I fatti:
c’è un’assessore all’ambiente che ha svolto consulenze per Ama per 12 anni, pagato profumatamente, dal curriculum sembra sia persona preparata e stimata, usata dall'”alternanza” politica dei vertici di Ama, sia di destra con Alemanno che di finta Sinistra con Marino e suoi predecessori.
L’assessora ha avuto l’ardire di fare un paio di Blitz in Ama, uno nell’impianto di Rocca Cencia, l’altro nella Direzione Aziendale, nel primo caso ha fatto vedere ai cittadini in diretta streaming, uno dei motivi per cui non si riesce a smaltire i rifiuti per strada e contestualmente le condizioni di lavoro a dir poco disumane dei lavoratori, dovute a causa della concertazione manageriale: Azienda-Sindacato.
Nel secondo blitz, ha chiesto al management di stilare un documento operativo, per fronteggiare l’emergenza, bacchettando a manca e a destra sulle responsabilità del disservizio.
Misfatti:
Poco tempo prima delle elezioni del Sindaco, in epoca Tronca ( dite la verità già scordato è!!!) l’Ama attraverso i suoi collaboratori, scelti dopo purghe politiche, informava i lavoratori che tutto andava per il meglio la situazione di cassa era solida, che era stato affidato il mandato per 12 anni ed il contratto di servizio, ( creato da Fortini con la mano longa del sindacato) era in via di approvazione; vogliamoci bene, lavoriamo ma fate attenzione quando andate a votare, perché altrimenti questo può vanificare i nostri sforzi.
A ridosso della tornata elettorale in piena campagna, abbiamo avuto un tracollo su tutto il servizio, cassonetti strapieni, automezzi Rotti, spostamenti massicci di operai e mezzi da una parte all’altra di Roma, i responsabili delle Autorimesse e delle Zone, si affidavano a Santa Erica, patrona degli scopini, tutto era saltato, i sindacati per dare una mano “al padrone” dopo 2 anni e mezzo (913) giorni di concertato silenzio e assenza sui posti di lavoro, si ricordavano che scadeva il contratto, 2 giorni di sciopero così sistemiamo tutti e facciamo contento Nerone amico del “Fiorentino”.
La Raggi “purtroppo” vince l’elezioni, ma attenzione ancora non deve uscire nulla dai giornali ne che l’Ama è al collasso, parola d’ordine: va tutto bene!, poi Nerone da abile comandante, fa un passo indietro e ventila le sue dimissioni, seguite da un corposo dossier di quanto sia stato bravo ad amministrare, e a lasciare tutto sommato una buona situazione.
Ma gli autisti intanto la notte bivaccavano nei camion, le lunghe code di automezzi creavano anche problemi di ordine pubblico, i mezzi venivano scaricati a singhiozzo l’unico impianto che riceveva (e riceve) era il TMB di malagrotta, (proprietà di colari) 1200 t al giorno.
Roma era (ed è) vicina al disastro ambientale!!!
oggi:
A questo punto, ci chiediamo:
perché Fortini non dichiara che il tritovagliatore di Rocca Cencia, in gestione a Porcarelli, non è in regola con i relativi codici di certificazione? Perché non va dal magistrato e ci va solo dopo essere stato attaccato dall’assessore? E perché mette in dubbio anche l’operato dell’allora consulente Paola Muraro? Perché nella relazione delle dimissioni aveva dichiarato che tutto era a posto? Aspettiamo con fiducia che la magistratura faccia luce.
Basta con questi giochi politici, ora è solo tempo di cercare soluzioni, se la situazione sfugge di mano, non sarà il fallimento del M5S, ma una catastrofe irreversibile, per Roma e i Romani.