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Ama i mezzi e gli OdS

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A tutti i colleghi autisti e spazzini, è uscito sulla ruota di Roma l’ordine di servizio n 78 .

Rimanendo nel mondo dei numeri visto che stiamo al 114 giorno dell’anno, 114 diviso 78 = 1,46 questo vuol dire che il nostro management si vuole veramente guadagnare la pagnotta, addirittura un ordine di servizio ogni giorno e mezzo e se ci aggiungiamo le CDS arriveremo a più di due al giorno!!!!

Quasi quasi dovremmo fargli un rapporto informativo, ci fanno perdere tempo al lavoro se dovessimo leggerli tutti!

Qualcuno obietterà dicendo: ma no ci pensano i sindacati a leggerli e poi informarci, campa cavallo che l’erba cresce, dicevano i nostri nonni.

Tralasciando l’aspetto scherzoso, torniamo al serio, stranamente l’azienda dopo sette anni si ricorda di due ods, il 148 e 149 del 2009

(Ndr firmati da Fiscon arrestato per mafia capitale, da che pulpito vengono le prediche) che mettevano in attenzione la sicurezza degli automezzi con particolare attenzione ai controlli su eventuali manomissioni.

Ora dopo sette anni e molti infortuni sul lavoro che per beffa sono stati conteggiati tra le assenze dal fulgido Nerone, esce questo corposo ods che ha all’oggetto:

Mantenimento delle condizioni di sicurezza e della funzionalità operativa degli autoveicoli aziendali.

Premesso che quanto è scritto sull’ods è giusto e corretto, i veicoli aziendali vanno tutelati in quanto strumenti di lavoro, ma è altrettanto vero che le persone che ci lavorano dovrebbero avere almeno la stessa considerazione, invece sono relegate a “meri esecutori di ordini aziendali”.

Attenzione, per quanto riguarda la legge 626 sulla sicurezza nei posti di lavoro, il meccanismo delle responsabilità è verticistico, parte dal Presidente e attraverso il sistema dei sottoposti si ferma al lavoratore.

In questo modo, al management basta emanare un ODS per essere deresponsabilizzati penalmente, per assurdo la responsabilità alla fine rimane sempre di chi opera materialmente, cioè autisti, operai di zona, e meccanici.

Basta vedere come vanno le cose quando succedono tragedie, nel caso dei macchinisti dei treni anche se il treno non frena, alla fine incolpano sempre il povero macchinista.

Cosa vogliamo dire? Semplicemente quello che altri dovrebbero, il parco mezzi è vetusto, è arrivato al limite dell’anzianità di servizio, viene usato su tre turni di servizio per vita natural durante, visto che anche la domenica non si ferma, a causa di una sbagliata programmazione di mantenimento cadono a pezzi, alcuni veicoli sono stati acquistati o noleggiati ma hanno evidenti problematiche strutturali di costruzione, mancanza di pezzi di ricambio e strumentazioni adeguate per le officine etc.

Cosa fare?

Controllare il mezzo attentamente prima di uscire, così come descritto sull’Ods, segnalare qualsiasi anomalia anche quelle che possono sembrare banali, non fatevi intimorire dai preposti, loro non rischiano nulla voi si.

Chiudiamo rammentandovi che qualunque cosa succeda, il responsabile penalmente e in solido è sempre il conducente.

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