Papaveri
La discarica di Aprilia dovrà chiudere e andrà in sofferenza la gestione dei rifiuti di Ama.
Anche se Ama porta solamente 300 tonnellate di rifiuti all’impianto di Aprilia, questo basta per mandare in tilt il non piano dei rifiuti messo in piedi alla carlona.
Il management si sta prodigando per cercare di convincere gli operatori e i cittadini che va tutto bene e le disfunzioni sono fisiologiche, ma la verità è che molti quartieri di Roma sono già invasi dai rifiuti perché non si sa dove andare a smaltire la frazione indifferenziata.
Qui torniamo al cuore del problema, la raccolta stradale, quella che anche Tronca sta sbandierando come fosse una peculiarità romana, invece è “il problema” , quello che si trova dentro ai cassonetti tutto è meno che rifiuti differenziati, ci sono moltissimi cittadini che credono che i colori dei cassonetti sia un vezzo una nota di colore per il quartiere.
Basterebbe fare un’analisi merceologica per capire che dentro i cassonetti il rifiuto è indifferenziato per tutte le frazioni, la carta non è carta, la plastica non è plastica e l’organico non è di qualità.
La frequenza dei passaggi di raccolta la dice tutta sulla disfunzione, AMA costretta a mettere le pezze con i giri di raccolta anche la domenica, mentre nei quartieri serviti dal porta a porta, l’indifferenziato è quello più voluminoso…alla faccia della buona amministrazione.
Papere
Nell’articolo del messaggero si evidenzia che l’Ama non porta più i rifiuti da Colari perché 175 euro a Tonnellata sono troppi, e che Cerroni nel frattempo ha ceduto l’impianto TMB a un’altra società, e che quest’ultima nonostante applicasse un sconto di 30 euro, comunque per Ama il prezzo non sarebbe sufficientemente economico.
A questo punto il giornalista si chiede, ma l’alternativa di portare i rifiuti in Germania al gruppo tedesco non può essere la soluzione?