Come suggerimmo sin dall’inizio noi di AGOA, la guerra al COLARI non la fai con le toppe al sedere.
O peggio, togliendo enormi risorse finanziarie agli ignari contribuenti romani, per poter trasportare i rifiuti fino agli impianti del nord.
Per correttezza, si doveva chiedere prima il parere ai cittadini romani, spiegando loro i motivi validi, se c’erano, e l’entità delle perdite economiche in gioco comprensive di migliaia di posti di lavoro per i loro figli.
Richiedere questi milioni ( legalmente si intende ) in un piano finanziario alla giunta comunale senza specificare nel dettaglio i costi relativi ai TIR in uno specifico capitolo di spesa, è stato scorretto moralmente.
Ciò premesso.
Da alcune indiscrezioni, sembra che il Fortini abbia rinunciato a far viaggiare il nostro “tal quale” in Germania ( sembra non ci sia un benefattore che paga i TIR (?)) .
Se così fosse, si rivelerebbe il secondo bluff nella guerra col Colari ( ricordate l’appaltone di 2000 t/g. Sfumato nel nulla ?)
SUGGERIMENTI AGOA AI DUELLANTI
Sig. FORTINI,
i rifiuti non sono un business per HERA o COLARI, ma per l’ambiente e per la comunità che vive in quell’ambiente.
Pertanto, la concorrenza col COLARI non la si fa sul CDR, ma adottando una raccolta virtuosa capillare e pulita a monte che ridurrebbe quello che deve essere trattato/incenerito a valle (CDR), aumentando, al contempo, quello che deve essere riutilizzato e riciclato.
Lo scriva nei suoi libri e noi glieli compreremo.
Sig. COLARI,
Noi la conosciamo da tempo con i suoi pregi e i suoi difetti e in questo momento della sua vita cerchi anche lei di avere una visione ambientalista di questa vicenda e regione che ben conosce e ama,
faccia questo sconticino di 5€ a tonnellata alla città di Roma che le ha dato fama e successo (non a Fortini, che immaginiamo non ama).
Noi tutti, dipendenti Ama e i suoi, che in questo momento hanno una gran paura di perdere il lavoro e i cittadini di Roma, le saranno grati e riconoscenti.
Questi inviti a discutere e a mettersi intorno ad un tavolo ve li fanno i lavoratori.
Se lo sapesse Papa Francesco ve li farebbe certamente lui, ma è troppo impegnato per la pace nel pianeta.
Telefonatevi!!!