Finalmente ci hanno fregato il nostro modello di raccolta “le MIE” e c’è ne siamo accorti solo oggi dal 4 dic., giorno dell’annuncio.
Naturalmente, come tutti i ladri, negheranno fino alla morte, e saranno irriconoscenti come hanno fatto con tanti altri colleghi come noi che hanno dato molte idee per migliorare organizzazione e metodi di lavoro.
Il fatto che c’è il Vaticano nel quartiere Borgo Pio, può aver influito sulla scelta di accorpare le postazioni, ma il presidio dell’operatore Ama e l’orario di conferimento rientra nelle nostre annose richieste.
Noi siamo contenti ugualmente perché la ragione, l’intelligenza e la costanza alla fine vince contro l’incompetenza e, soprattutto, l’arroganza di un Management antipatico, sordo e prepotente.
Basta vederli in volto per capire il grigiore e la tristezza che li avvolge.
Noi non abbiamo bisogno ne di soldi ne di successo siamo solo interessati al bene della nostra città, dell’ambiente e quindi dei nostri figli.
PIAZZOLE OVVERO “LE MIE“
Ciò detto, ora analizziamo la questione. Loro le chiamano piazzole per non darcela vinta con “le MIE“, ma è, di fatto, quello che volevamo per un buon 60%.
In queste piazzole manca il CR per gli ingombranti, la separazione del multimateriale e l’unione di organico con vegetale ( ramaglie, foglie e piantine di città).
Inoltre, non sappiamo se i cassonetti saranno chiusi a fine conferimento.
Non sono cose da poco, perché l’idea Agoa nella raccolta modifica totalmente l’idea Ama di impiantistica, come ben sa chi conosce a fondo la nostra proposta.
In questo modo, Nerone ( l’AD Ama), ci ha dato un biscottino, ma mantiene la torta per gli impianti e soprattutto i trasporti dei rifiuti di “sua fiducia”.
Dobbiamo ancora aspettare le elezioni per vincere la partita. Per ora 1 a 0.
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