Si fa più severa ( a senso unico come sempre ) la Dirigenza su tutti coloro che inavvertitamente o distrattamente provocano incidenti durante il servizio, sia sui mezzi pesanti che su quelli leggeri.
Specialmente per gli incidenti causati a retromarcia.
In questi ultimi mesi, poi, sono arrivate diverse contestazioni cumulative (?) di piccoli e grandi incidenti che ci preoccupano seriamente.
SEVERITÀ RAGIONATA
È sacrosanta una maggiore severità nei confronti di coloro che hanno una guida disattenta e irresponsabile, ma bisogna tener conto della tipologia di incidente e delle condizioni in cui si opera, altrimenti si possono avere effetti opposti a quello legittimo di dissuadere l’incosciente.
ESEMPI DI CONDIZIONI DI LAVORO
- Gli autisti di R. CENCIA ci hanno inviato foto dell’autorimessa/parcheggio che sono da brivido, e i contatti in quelle condizioni di manovra sono inevitabili.
Si nota benissimo dalle foto come gli spazi tra i mezzi, e tra i mezzi e le mura, sono da sardine in scatola.
È un pericolo anche solo salire/entrare nella cabina di guida e/o passare in quell’ammucchiata gigantesca di lamiere e macchie d’olio sparse dappertutto. ( Se qualcuno pensa ancora agli RR.S.LL.A., o è sordo o è iscritto). - Tra le difficoltà maggiori, naturalmente, ci sono le operazioni di raccolta dentro una città come Roma, con molte stradine strette per veicoli parcheggiati male o a stretto contatto con le postazioni dei cassonetti, in speciale modo di notte ( con visibilità fortemente ridotta ).
– Gli ingressi e le manovre dentro utenze particolari sono un altro rischio ( vedi foto camion piccolo).
EFFETTI CONTROPRODUCENTI
Le reazioni opposte al terrorismo da rapporto:
- Il rifiuto di molti autisti di effettuare certe manovre o entrare in certe utenze.
- non vuotare cassonetti con veicoli troppo vicini.
- non entrare in stradine troppo strette, con il risultato di lasciare decine di cassonetti pieni.
- non effettuare retromarce se non assistiti, e non trovando qualcuno, si saltano altre strade per la raccolta.
- non denunciare incidenti per paura di rapporti disciplinari, così da non avere poi risarcimenti assicurativi, ecc. ecc..
Insomma è evidente che non distinguendo la tipologia di incidente e non migliorando le condizioni delle autorimesse, l’effetto dissuasione è notevolmente inferiore ai costi del terrorismo.