AGOA
  • HOME
  • AMA
  • ATAC
  • CONTATTI
  • Cookie Policy

Micro Isole Ecologiche

1

Documento su Ama spa e soluzioni alternative.

Elaborato e redatto dai dipendenti Ama della Pagina face book denominata AGOA, da quelli del Tavolo Ambiente, e i cittadini di Roma.

Descrizione situazione attuale dopo 2 anni di gestione Ama spa Fortini/Marino

  • disservizi cronici nella raccolta dei rifiuti dal 25 al 40%
  • mistificazione dati sulla raccolta differenziata:
  1. a) perché inquinata;
  2. b) perché portata distante dal sito di produzione anche di 500 Km; con costi abnormi sulla collettività (200 mln. € anno); impatti ambientali senza precedenti prodotti da un traffico veicolare di 200 TIR al giorno e la combustione in termovalorizzatori di materie plastiche riciclabili messe insieme a quelle da CDR.
  • Un impiantistica rimasta la stessa dall’insediamento della nuova giunta, ma che ha subito un forte peggioramento strutturale e di funzionalità a causa di un sovraccarico di RSU, dovuto a “guerre legali” irresponsabili e inopportune con il COLARI.. Inoltre, in questo caos, l’Ama ha costretto ad operare fuori legge gli addetti agli impianti e messo in serio rischio la salute della popolazione confinante.
  • E’ stato Affrontato in modo irresponsabile il problema giuridico/legale/finanziario con il COLARI, (maggiore creditore nei confronti di Ama), considerando la precarietà di impiantistica che si aveva e si ha a disposizione.
  • Irrisolti gli altri problemi finanziari in merito agli indispensabili pagamenti dei debiti con i fornitori, che causano inevitabili ritardi sulle forniture di servizi e materiali, con ripercussioni negative su servizi e costi complessivi.
  • Gli ultimi tagli previsti per il salario accessorio, pesantissimi per i lavoratori, sono irrisori di fronte ai debiti contratti da Ama spa, e, soprattutto, alla necessità di continuare a sostenere l’attuale folle tipologia di smaltimento fuori città, senza sviluppare un sistema di raccolta differente che ci affranchi dalla necessità della impiantistica del nord e del COLARI.
  • La razionalizzazione/riconversione di parte del personale non c’è stata, come anche il rinnovamento nel management, evidentemente:
  1. a) inadeguato, b) legato fortemente alle pratiche clientelari del passato, c) il più numeroso rispetto alle altre aziende, d) il più pagato.    Gli acquisti sbagliati che ci sono stati, da noi tutti segnalati, sono la testimonianza e dimostrazione di incapacità e incompetenza. Basterebbe citare come esempio gli acquisti e le veloci rottamazioni dei cassonetti “Roma” ( opera magistrale dell’ex presidente Ama Tabacchiera, nonché produttore degli stessi. Almeno 20mln. di € buttati ); o gli ultimi bidoncini rottamati dopo alcuni mesi. Ma si potrebbero fare degli elenchi interminabili.
  • I centri di raccolta sono rimasti gli stessi. Per una azienda di questo tipo, le isole sono una vera e propria infrastruttura logistica di enorme importanza. Punto di smistamento, trasbordo rifiuti, riferimento, informazione, aiuto e accoglienza per gli utenti sempre più impreparati, scettici e disinformati sulla raccolta differenziata. Punto centrale delle nostra proposta.
  • La scelta del multi materiale nella raccolta differenziata è stata sbagliata fin dall’inizio, sia dal punto di vista ambientale che economico. Mettere insieme le diverse materie plastiche con metalli e vetro comportava l’esigenza di una impiantistica che non avevamo. Un sistema di raccolta che, secondo noi, non è ecosostenibile ed economico.
  • Non si è saputo affrontare e risolvere il problema nomadi/rifiuti, così bravi nel separare e commercializzare le materie seconde, ma dannosi per l’immagine dell’AMA e della città. C’è stata una tale proliferazione di costoro sui moduli di raccolta e nei centri di raccolta che non ha precedenti e paragoni in tutta Italia.

 

L’elenco degli errori di incapacità politica della giunta Marino, e gestionale di questa azienda (certi anche voluti) sarebbe lunghissimo, senza tirare in ballo la questione mafiosa e le cooperative che ancora operano tranquillamente, ma ci fermiamo qui per passare alla proposta.

IMPORTANTE PREMESSA SULL’IMPIANTISTICA.

 Ad oggi:

  • non ci sono risorse finanziarie, o quanto meno, sufficienti da consentire la costruzione di una nuova impiantistica per la produzione e combustione di CDR ( che tra l’altro non rientra nel nostro progetto);
  • non ci sono i tempi per la realizzazione di nuova impiantistica,
  • non ci sono luoghi ideali e pronti per questo tipo di impianti.

E, come abbiamo visto dalle ultime decisioni, le vere intenzioni dell’amministrazione sono di portare i rifiuti negli impianti del nord.

Breve considerazione su gli sbandierati ecodistretti.

Nelle ultime dichiarazioni del Sindaco c’è il progetto di un biodigestore a R. Cencia. Ci basta solo questo per comprendere l’inadeguatezza delle scelte tecniche di questa amministrazione. In quel sito, e negli altri citati per la realizzazione di ecodistretti, se in questo momento si chiedesse all’ASL di effettuare un sopralluogo, al fine di verificare il rispetto normativo per le normali attività presenti, prescriverebbe l’immediata chiusura degli stabilimenti.

L’impiantistica che si può e si deve realizzare sono gli impianti per il compostaggio aerobico.

L’incentivazione al compostaggio su piccola scala (domestico/condominiale/di quartiere) è da considerarsi l’azione prioritaria al fine di ridurre la quantità totale della frazione organica da trattare in grandi impianti. La ricaduta economica e ambientale di tale attività dipende peraltro molto dal contesto dell’organizzazione locale di raccolta dei rifiuti e dalla incidenza locale della diffusione del compostaggio domestico.

Ma è nelle forti concentrazioni urbane di Roma, dove si produce la fetta più importante di organico, ma anche di vegetale prodotto da sfalci/potature di giardini e parchi, che si deve riprogettare il sistema di raccolta mettendo insieme organico e vegetale già nel conferimento, per destinarlo poi a tanti piccoli/medio impianti aereobici .

La realizzazione ubicazione di tali impianti, per ragioni logistiche e di utilizzo del compost ricavato in quelle stesse aeree (rimboschimento e/o attività florovivaistica), si potrà fare nelle aree protette e/o riserve naturali adiacenti il GRA.

Ricordiamo che gli impianti di tipo aerobico sono di facile ed economica realizzazione/localizzazione/gestione, e che sono un sistema naturale, diversamente dai impianti industriali inquinanti e costosi: BIODIGESTORI.

Per la frazione secca sono sufficienti delle aree di stoccaggio/smistamento/trattamento per poi essere venduta alle industrie di recupero/riciclaggio.

POSTAZIONI/IMPIANTI SU STRADA

I due primi veri impianti/postazioni saranno direttamente gia’ nella fase di conferimento che chiameremo:

 

– microisoleecologiche (MIE) Postazione di media grandezza su strada completa di ogni tipo di contenitore, più mezzo leggero per ingombranti di piccole dimensioni.

  • aeree smistamento intermedie attrezzate (ASIA), a) aree di conferimento per ingombranti di tutte le dimensioni, in cui si eseguono operazioni di smontaggio/separazione /smistamento per ridurne il loro volume e separare le diverse materie seconde; b) trasbordo tra mezzi leggeri e quelli pesanti; c) accettazione e riscossione per piccoli smaltimenti da attività artigianali e commerciali; d) primo punto di partenza per le industrie di riciclaggio. Insomma, dei veri impianti di separazione a monte dei rifiuti. Ne occorreranno almeno 100.

Nuovo sistema di raccolta differenziata e indifferenziata

La nostra proposta, qui di seguito spiegata in modo sintetico, si basa tenendo conto di:

  • quanto suindicato per l’impiantistica;
  • partendo da ciò di cui l’azienda AMA dispone ora;
  • da ciò che è possibile avere nell’immediato con le risorse finanziarie disponibili,;

per poi sviluppare, migliorare ingrandire l’intera macchina organizzativa, quando si saranno ottenuti i ricavi e i risparmi che ci aspettiamo.

 

RACCOLTA SU STRADA:

  • graduale abbandono delle migliaia di postazioni di cassonetti su strada davanti le abitazioni e aperti H.24, per orientarci su un accorpamento di queste postazioni in luoghi ideali (quanto più possibile vicino alle abitazioni, ma non davanti) per un corretto conferimento e un comodo e agevole svuotamento nei compattatori, che abbiamo chiamato per semplificare“ Le M.I.E.” (microisoleecologiche dotate di cassonetti per ogni tipo di rifiuto, compresi i piccoli ingombranti), con orari per il conferimento/svuotamento e chiusura a chiave fuori orario per evitare l’inquinamento del raccolto. Le MIE saranno presidiate da un operatore addetto negli orari stabiliti.
  • Abbandono della raccolta del multi materiale per separare tutta la frazione secca commerciabile da quella definita CDR. Separazione cartone da carta bianca.,
  • Graduale sostituzione (ad usura) dei cassonetti per CSL e degli stessi compattatori CSL troppo sofisticati, costosi e soggetti a continui guasti e manutenzioni, per tornare ai cassonetti più resistenti con ruote da 1100Lt. in plastica.
  • Mantenere il porta a porta (PAP) nelle zone periferiche, integrandolo con alcune MIE o ASIA per aumentare la raccolta delle frazioni secche e attrarre i numerosi piccoli/medio/grandi ingombranti, sempre presenti anche in periferia.

 

REALIZZAZIONE A.S.I.A.

 

A questo scopo si dovranno da subito individuare quelle piccole/medio/grandi aeree commerciali e/o industriali dismesse (e ce ne sono molte, assolutamente non di nuova costruzione) con il duplice scopo di:

  1. a) riqualificare edifici fatiscenti e inutilizzati della città;
  2. b) attrarre tutti quegli ingombranti troppo spesso lasciati in giro intorno ai cassonetti che rappresentano un notevole costo per il sevizio e sospendere il costoso servizio attualmente gratuito del ritiro domiciliare. In merito a questo tipo di “rifiuti”, facciamo presente come essi siano notevolmente aumentati in considerazione di quella tipologia di prodotti nell’epoca moderna definiti : “usa e getta”. Pertanto hanno un forte impatto ambientale sui rifiuti complessivi e lo si nota osservando le postazioni di cassonetti per Roma.

RISPARMI.

  • Con l’accorpamento delle migliaia di postazioni davanti le abitazioni nelle MIE si risparmierebbe il 40% su tutti i costi di raccolta (cassonetti, camion, autisti, gasolio ecc) e l’ottimizzazione dei carichi (guardare il progetto nel dettaglio) . Siamo convinti che l’utenza avendo a disposizione delle postazioni complete di tutto, anche se distanti 100 metri dalle proprie abitazioni, sarà collaborativa.
  • Non avremo più i costi di separazione della frazione secca negli impianti che corrisponde in numeri all’80% dei costi di impianto del CDR..
  • Si ridurranno del 80% gli RSU nel TBM dei nostri attuali impianti rendendoci autosufficienti nell’impiantistica.
  • Ci saranno risparmi del 50% per i trasporti degli scarrabili grazie alle operazioni di smontaggio e preselezione degli ingombranti.

I 200 mln. di € attualmente spesi per un folle smaltimento non servirebbero. Ne basterebbero solo 10 per le A.S.I.A.

 

RICAVI DA:

  • vendita di materie ferrose, vetrose, plastiche da riciclo (PET), plastica perCDR..
  • Vendita compost..
  • Vendita materiali legnosi da riciclo per pannellature
  • Smaltimento per piccoli carichi dalle diverse attività (edilizia, trasporti di mobilia, svuotamento cantine o appartamenti ecc.) a pagamento in linea con gli attuali privati.

Visualizza la proposta MIE in formato pdf

agoa, ama, biodigestore, differenziata, ecodistretti, ecologiche, isole, micro, raccolta, rifiuti, rocca cencia, roma, smaltimento

One comment on “Micro Isole Ecologiche”

  1. Le Gare, i Debiti, il Fallimento, HERA, il contratto FISEAGOA | AGOA says:
    November 18, 2015 at 4:01 pm

    […] queste postazioni/discarica su strada e quindi altre migliaia di cassonetti, se si adottano le MIE ( la nostra proposta su cui vi diremo di più in questi […]

    Log in to Reply

Leave a Reply Cacella risposta

You must be logged in to post a comment.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

© AGOA 2015 | Agenzia Giornalistica Operatori AMA ATAC | mail to: redazioneagoa@gmail.com
  • Cookie Policy