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AMA ODIA IL CORONAVIRUS

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Il virus ha messo a nudo L’incapacità della Dirigenza di Ama, a partire dall’amministratore delegato fino all’ultimo dei dirigenti.

Le ragioni:

Ama svolge un servizio primario per la città di Roma ha un organico di quasi 8000 dipendenti, un’azienda di queste dimensioni può essere veicolo d’infezione con numeri impressionanti, vogliamo ricordare e far sapere che i lavoratori dell’igiene urbana negli anni 60/70 erano quasi tutti affetti da epatite virale, questo succedeva perché i lavoratori erano a contatto con i rifiuti e le norme igienico-sanitarie erano assenti.

Oggi in una situazione di pandemia mondiale, con un virus altamente contagioso e mortale, questa categoria è ad altissimo rischio di contagio oltre a diventare un focolaio virale.
Se malauguratamente i lavoratori di Ama diventassero un focolaio del virus le conseguenze sarebbero di una “pestilenza inimmaginabile” che con i numeri di persone di oggi la peste del 1630 e la Spagnola del 1918 in confronto sarebbero un nulla.

I lavoratori di Ama, quelli operativi dovrebbero essere “vestiti” con tute anti NBC come hanno fatto in Cina, svolgere il servizio assegnato e lasciare al più presto il posto di lavoro senza aspettare l’orario di stacco. Tutto il personale non operativo, deve rimanere a casa e usare lo smart working limitando le presenze in direzione e uffici in generale a pochissime presenze giornaliere.
Il servizio di spazzamento essere sostituito a lavaggio e disinfestazione strade, La nuova figura, spazzamento leggero, al pari degli amministrativi deve rimanere a casa, rimodulare tutto il servizio all’insegna dei minimi essenziali.
La Dirigenza invece di lavarsi le mani con OdS e CdS, che lasciano la responsabilità ai preposti, sappiano che hanno la responsabilità civile e morale della sorte dei lavoratori ma anche dei cittadini Romani e non.

In ultimo un Appello ai colleghi:
Non prendete alla leggera il problema, non fidatevi, voi rischiate più di tutti, indossate mascherine e guanti, mantenete tra di voi una distanza di almeno un metro, non vi toccate bocca naso e occhi con le mani, quando finite di lavorare togliete i guanti e lavate benissimo le mani, evitate la doccia, il rischio di contrarre e trasmettere il virus in ambiente umido e vaporoso è altissimo, staccate cercando di non toccare le maniglie delle porte, quando rientrate in casa spogliatevi all’entrata e fatevi la doccia in casa!
Questi accorgimenti servono a voi, ma sopratutto ai vostri cari più vulnerabili ” bambini, genitori e nonni”


Team Agoa

dirigenza, pandemia, peste, smart working, spagnola

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