Lo sciopero in Ama ha avuto un buon esito, purtroppo nelle zone dove non siamo riusciti ad arrivare, visto che non essendo un sindacato e non possiamo fare assemblee,i capi Zona obbedendo ai loro capi bastone sindacali, si sono astenuti furbescamente dal mettere in bacheca i lavoratori comandati per i minimi garantiti, questo è comportamento antisindacale, che stiamo valutando in sede legale.
Visto i risultati, davvero confortanti e la condotta poco intelligente del Direttore Generale, il quale ha convocato per domani un’incontro con i sindacati per l’applicazione delle 38 ore, continuiamo la nostra vertenza.
Se domani l’azienda-sindacato, dovesse continuare nel voler procedere, noi siamo pronti! riusciremo a bloccare il servizio senza scioperare, solamente con il passaparola e lavorando applicando le norme contrattuali; visto che a loro piacciono, gliele applicheremo!
Chiediamo a tutti i lavoratori di essere delegati di se stessi, ognuno vale uno, e deve fare la sua parte, avvertendo i colleghi della lotta in atto.
Le 38 ore non possono e non devono essere inserite nel nostro contratto di secondo livello, non possiamo lavorare 18 giorni in più a parità di soldi in busta paga, questo inoltre apre la strada al lavoro a ” nastro orario” cioè ha disposizione dell’azienda h 24 con un decadimento della qualità della vita.
A livello organizzativo, ci stiamo organizzando con una riunione di tutti i promotori della lotta, per concordare momenti assembleari ( al di fuori orario di lavoro) e azioni da intraprendere simultaneamente e collettivamente.
Ringraziamo, Agoa per lo spazio, il corriere.it per l’articolo sullo sciopero, le sigle Cobas e USB per la copertura legale e tutti i lavoratori che hanno contribuito alla giornata di lotta.
#unitisivince