Adesso basta! bisogna assolutamente cacciare questi sindacalisti collusi, il “Metodo Sindacale” che stanno usando per fare pressioni sui lavoratori non è accettabile in una società democratica.
Fare un’accordo con la parte padronale tutto a vantaggio delle aziende e nello stesso momento ingrassare le casse sindacali con i soldi dei lavoratori è immorale e al limite della rilevanza penale.
Le testimonianze, inquietanti, che ci arrivano ogni giorno sui ricatti e pressioni da parte dei TOT e Capi Zona nei confronti dei lavoratori, sono un chiaro segnale dell’imbarbarimento del mondo del lavoro.
Questa situazione grottesca sta spaccando i rapporti tra lavoratori, con gravi ripercussioni anche sul servizio, pertanto aggravando oltremodo il fragile equilibrio su cui si regge l’intero servizio.
Questa è l’eredità che ci ha lasciato Fortini, una politica afferente alle scelte scellerate del PD, di demolizione dello stato sociale e delle lotte dei lavoratori con la complicità dei sindacati ormai “gialli”.
AGOA consiglia ai lavoratori di non farsi intimidire, questi “individui” hanno i giorni contati, e prima di scappare stanno arraffando tutto quello che possono, non siate complici, questo accordo scellerato, non porta nessun beneficio ai lavoratori, al contrario è deleterio su tutti gli aspetti: Diritti, doveri, economici, qualità del lavoro e qualità della vita.
Dietro l’accordo truffa c’è la domenica in ordinario, più il lunedì ad 8 ore, e questo senza prendere un euro in più, addirittura rimettendoci, dovrete lavorare 18 giorni l’anno in più in cambio di 30 ore di recupero ( che deciderà l’azienda ).
Non entriamo nel merito di tutte le altre porcherie, non basta un post a spiegarle, per adesso basta solo rigettare l’infame accordo al mittente, VOTANDO ” NO ”
È molto importante farlo presente a tutti i lavoratori !!!
Il Team di Agoa.it
[…] Come abbiamo più volte scritto il nuovo contratto scritto da Daniele Fortini d’accordo con i sindacati, per ritorsione contro i lavoratori rei di avergli fatto rimangiare l’accordo di gennaio 2012 che sanciva la domenica lavorativa in ordinario, così come la voleva il PD romano ( che aveva tappezzato roma di manifesti) e per il quale aveva già premiato con salti di livello anche doppi, i vertici del sindacato confederale e la UGL è “cosa fatta”. […]