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TERMOVALORIZZATORI

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Il ministro dell’ambiente Galletti, COLARI, Fortini, Zingaretti e naturalmente il Presidente del Consiglio, continuano con leggi ed autorizzazioni varie a propinarci i loro termovalorizzatori, come l’unica alternativa alla discarica.

I politici che hanno forti interessi a garantire vivo il business in quel settore, ci fanno intendere che non ci sono altre strade percorribili: o bianco o nero.

Bruciare per loro sta per: “valorizzare i rifiuti”.
Mentre per noi ambientalisti sta per: “ammettere una sconfitta”

Il termovalorizzatore non è una centrale termoelettrica, ma un inceneritore ad alte temperature che brucia tutto ciò che non si può più riciclare chiamato CDR ( combustibile derivato dai rifiuti). Essendo rifiuti e plastiche di ogni genere, la combustione avviene a circa 1000 gradi, con un impiego energetico che è circa 4 volte di quello che se ne ricava dalla cogenerazione termica.

Di conseguenza, quel “valorizzare” è in realtà un “recuperare” 1/4 della energia spesa.

Estremamente grave e da non sottovalutare, l’inquinamento molecolare da diossine, ammoniaca e veleni vari.

Se si considera poi che questi impianti ( attualmente sufficienti, ma che fanno passare per indispensabili ) andranno fuori legge nel 2020, l’unica cosa da fare ora è inviare a combustione quanto meno materie possibili, utilizzando/ottimizzando l’impiantistica esistente in Italia, già operativa.

Rammentiamo al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Ambiente che in materia di Rifiuti e salvaguardia ambientale nonché salute dei cittadini, c’è tutta una disciplina legislativa, consigliamo vivamente di leggerla e studiarla .

Direttiva CEE 2008/98
Dl 152/06 testo unico
Dl 2010 n* 205

ALTERNATIVA

– Politiche di riduzione dei rifiuti non riciclabili,
– Politiche che incoraggino e favoriscano il riuso o riparazione dei rifiuti.
– raccolta differenziata pulita a monte

e, aggiungiamo, quanto più capillare e controllata possibile per non creare il famoso “circo dei rifiuti”.

Il multimateriale per es. rientra nel circo di Nerone.

In che modo??

– Abbandonando questo modello scellerato di raccolta stradale,
– organizzando meglio il porta a porta, ove possibile,
– puntare, soprattutto sulle MIE ( microisolecoligiche) che sono una soluzione praticabile da subito, economica ( a costo zero) e capace di produrre posti di lavoro ecosostenibili;

Non quei posti di lavoro sui nastri delle catene di montaggio dove si separano i rifiuti a mano e/o peggio ancora, all’interno di questi impianti/termovalorizzatori, che sono dei veri e propri forni crematori per chi ci lavora.

Vari link

Vercelli. Tumori in aumento del 400 per cento con l’inceneritore

Malagrotta, bonifiche ferme. “inceneritore necessario”

La Regione lazio fa melina

Abbraccio infuocato tra Nerone e Cerroni??

Galletti_Malagrotta_2

Galletti_Malagrotta_3

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