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BAIN & Company, il PAP è troppo costoso…ma va!!!!

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La multinazionale Bain & COMPANY, dopo una “faticosa” indagine durata 5 anni, ha capito che il P.A.P. ha dei costi insostenibili, se non “accompagnato” dai “maledetti” sussidi di Stato e/o aiuti dai consorzi a loro tanto cari. Tra l’altro il PAP a Roma lo hanno proprio organizzato loro ( e si vede).

Ma se noi poveri e umili spazzini ce ne siamo resi conto già dalla prima settimana, come mai la megagalattica “Bain & Company” piena di espertoni di tecniche di inquinamento ( vedi Nerone) ci ha messo 5 anni per capirlo??
-Tra l’altro c’è lo manda a dire proprio dal tour operator dei rifiuti (??) –

Il costoso e inutile “circo dei rifiuti”, come per il “circo dei cassonetti“, partorito da questa potente società, per alimentarsi con i soldi del povero idiota contribuente/cittadino, deve sempre trovare nuove idee e pretesti per rendere credibili queste scelte tecniche scellerate.
Poi, per farle “digerire” ai cittadini ci pensa quella stampa suddita e deferente.

AGOA,PERÒ, GLI FA LE PULCI

Altra curiosità, ricavata dal loro archivio dati, è che, secondo le loro indagini, lo scarto nella raccolta differenziata su strada è minore di quello del PAP ( vi inviamo un link… se volete leggerlo).

  • In questi ultimi mesi, poi, Nerone ha fatto due cambiamenti importanti:
    uno lo avete visto è il cassonetto marrone dell’organico/vegetale da 2400 LT. in strada al posto dei piccoli bidoncini ( che gli frega se l’organico è inquinato, tanto va nei biodigestori),
  • l’altro e di voler affidare la raccolta indumenti usati alle industrie del riciclo e non del riuso ( togliendo pure il lavoro alle cooperative sociali addette alla raccolta).

CATTIVERIA
Da voci indiscrete sembra che il suo grande progetto è installare un biodigestore all’interno del Colosseo, ma la Sovraintendenza ancora non gli ha dato l’ok.

MA, A PARTE GLI SCHERZI, COSA HA IN MENTE IN REALTÀ LA MULTINAZIONALE BAIN PER “CIUCCIARE” ANCORA UN PO DAL PUBBLICO??

  1. Continuare con il rifornire l’impiantistica del nord di rifiuti meno trattati possibile, con l’avvallo di Nerone.
  2. Continuare a costruire biodigestori e inceneritori per i comuni nelle loro mani (come, purtroppo è il nostro),
  3. Continuare a costruire e vendere cassonetti e mezzi speciali per la raccolta sempre più variopinti e costosi, rottamando persino quelli ancora nuovi.

COME FANNO ?

Cambiare sistemi di raccolta in continuazione ( sempre sbagliati con scuse diverse), fa girare acquisti/appalti/soldi (leggete i post sui cassonetti rotti e ne capirete di più).

L’industrializzazione dei rifiuti è palesemente folle come strategia economico/ambientale, ma è un modo furbesco e ben orchestrato per far proseguire la “Bain circus”.

Clicca su http://ecodallecitta.it/notizie/377253 per leggere l’articolo intero e scaricare i documenti.

pap_costi

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