In queste ultime settimane stiamo assistendo alla fine annunciata mesi fa dall’azienda sulla dismissione dell’inceneritore per i rifiuti ospedalieri (e non solo) di proprietà dell’AMA.
L’azienda parla di Revamping, ma intanto sta iniziando a trasferire. Il personale in altri siti.
È strano che né la Regione e né il Comune abbiano opposto resistenza alla chiusura di un impianto così importante che, di fatto, rappresentava una forma di “garanzia sanitaria” per la popolazione di tutta la regione.
Considerando che viviamo tempi dove si assiste:
– ad epidemie di ogni tipo ( vedi la recente ebola),
– infezioni di ogni genere,
– con la necessità di incenerire oltre rifiuti organici ospedalieri, indumenti infetti, ma anche quelle sostanze speciali tipo droghe, o simili, oggetto di sequestri ed altro ancora;
avere a disposizione un nostro inceneritore a Roma, con tutte quelle molteplici autorizzazioni di cui dispone, e un personale super specializzato di non facile reperimento era un grande presidio per la salute di noi tutti.
Non ci scordiamo le recenti epidemie di animali di allevamento in altre parti del mondo.
Forse il nostro AD ha in mente una ulteriore gara per TIR a tenuta stagna da inviare agli impianti del nord??