Torniamo sull’argomento PAP come promesso per far capire meglio ai cittadini i problemi, e come in molte realtà abitative sia meglio adottare “le M.I.E.” (microisoleecoligiche, nostra proposta).
Il classico PAP che conosce tutto il mondo ha 2 caratteristiche di base:
1) Contenitori/bidoncini posizionati internamente agli edifici in quelle zone scarsamente abitate.
2) Collocazione in strada da parte dell’utenza per le operazioni di svuotamento in un arco d’orario prestabilito. Alla fine dello svuotamento, poi, l’utente riposiziona i contenitori all’interno del suo edificio.
Naturalmente, nel caso in cui l’operatore rileva un contenitore inquinato da rifiuti diversi c’è il blocco del servizio con la sanzione per l’utente.
COSA SUCCEDE DA NOI A ROMA
A Roma, per vari motivi, c’è quello che, scherzosamente definiamo il PAP alla “amatriciana”.
Facciamo un elenco delle problematiche generate sin dall’inizio da parte aziendale, e di quelle generate in seguito dall’utenza.
SCELTE AZIENDALI SBAGLIATE
1) Aver portato il PAP ( postazioni per ogni edificio) anche in zone densamente abitate, dove era opportuno, invece, accorpare le utenze con una raccolta diversa. Questo ha comportato una raccolta eccessivamente capillare con costi elevatissimi e assorbimento di troppo personale ( non è una cosa da poco).
2) Ritardi gravi per non aver ancora censite tutte le abitazioni che insistono su i moduli di raccolta dei PAP.
3) inesisistente e/o inefficace un sistema di controllo/tracciamento dell’utenza indisciplinata e, soprattutto, una presenza visibile dei caposquadra sul territorio.
– Per assurdo,
chi oggi si relaziona con l’utenza siamo noi operatori continuamente interrotti durante le operazioni di raccolta dai cittadini incazzati e disinformati –
4) enormi perdite di tempo e pericoli per raccolte interne ad edifici fatte con gli automezzi, anche pesanti ( vedi foto); o per aperture di cancelli con chiavi in nostra dotazione e/o codici segreti ( alcune doppie le abbiamo fatte a nostre spese); financo salite di scale a piani superiori ecc. ecc..
Ebbene, nonostante tutto quello che viene puntualmente segnalato da tutti noi ( soprattutto da Agoa) si va avanti nello stesso modo senza alcun ripensamento, e pertanto si è costretti a raccogliere a mano e con la pala i rifiuti gettati in tutte queste piccole discariche che vedete in foto.
CITTADINANZA
La maggior parte dei cittadini non sono incivili, forse un po pigri nel differenziare, ma tutto parte dai disservizi iniziali che hanno generato un clima di scetticismo e forte sfiducia, e dai motivi suddetti, dove la scarsa presenza dei preposti sul territorio è la prima causa di insuccesso.
La speranza secondo noi parte da Borgo Pio dove ci hanno fregato parzialmente la nostra proposta …chissà!!
[…] Al finto ambientalista Fortini, invece, innamorato dei biodigestori di HERA, non importa se l’organico è inquinato come vedete nelle foto, perché è il gas di fermentazione che gli serve non il compost. […]